CIMITERO MILITARE AUSTRO-UNGARICO DI CITTADELLA
Il Cimitero Militare Austro-Ungarico di Cittadella è caro alla memoria degli Alpini di Cittadella che trovano, qui manifesto, il proprio ideale "... per non dimenticare". Al di la delle nazionalità i caduti qui sepolti sono come i nostri nonni e bisnonni che hanno donato la loro vita alla Patria e che :
"... potrebbero pensare di essere morti invano, e allora si sentirebbero ancora più soli."
(cit. Alpino G.B. Bonaldi, Batt. Edolo - classe 1893)

Questo Cimitero Militare è sorto, in origine, per dare degna sepoltura ai soldati italiani, alcune centinaia, deceduti negli ospedaletti delle prime retrovie, realizzati durante la battaglia sul Grappa, a partire dal 1917, nel nostro territorio che era divenuto la prima retrovia del fronte. Nel Cittadellese ce n’era più di qualcuno di questi Ospedali; il più grande, si trovava a Villa Negri in Via Casaretta (1*).

Queste sepolture lì rimasero fino al 1923, poi, esumate, vennero traslate nei paesi di origine. Queste cerimonie funebri, comportavano, la traslazione prima al Duomo per la benedizione, poi, in corteo tra ali di folla silente fino alla Stazione Ferroviaria per il trasporto ai luoghi d’origine. Furono più d’una e l’opuscoletto pubblicato dal Gruppo in occasione dei 60 anni dalla fondazione lo ricorda.


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1 - L'originario Cimitero dei Caduti Italiani
3 - Uscita dal Duomo

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2 - Le esequie in Duomo delle salme esumate
4 - Porta Treviso, il corteo funebre
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5 - Corteo funebre, via Garibaldi
6 - Corteo funebre
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7 - Piazzale della Stazione ferroviaria
8 - La Croce del Cimitero militare
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Successivamente si iniziò a prelevare, dai piccoli Cimiteri di Guerra, dal Garda al Piave, lungo la Pedemontana, i caduti Austro-Ungarici che vennero qui traslati e inumati. La provenienza di questi Caduti è varia, ci sono Austriaci, Polacchi, Ungheresi, Cechi, Slovacchi, Croati, Serbi e qualche Russo (ricordiamo che i soldati dell’impero Austro-Ungarico combattevano sempre in fronti lontani dalla terra d’origine)(2*).

Riposano in questo cimitero anche numerosi dei caduti Cechi e Slovacchi, che facevano parte dell’Esercito Austro-Ungarico e che, una volta fatti prigionieri dagli italiani, scelsero di combattere contro l’impero costituendo il nucleo della legione Ceco-Slovacca sul fronte Italiano. (3*)

Questi disertori (alla pari degli irredenti italiani, Battisti, Sauro, Filzi e altri), erano dichiarati traditori dagli Austro-Ungarici in quanto combattevano contro chi rappresentava di diritto la nazione d’origine, e come tali, se catturati, venivano impiccati. Ben 46 saranno i militari cechi e slovacchi giustiziati sul fronte italiano dagli austriaci. Le salme di tutti loro saranno traslate a Rovereto.

Nel febbraio del 1918 fu creato il primo battaglione, nucleo da cui nacque la prima divisione, che venne all’inizio utilizzata nelle retrovie dell’Esercito Italiano. Alla fine della Grande Guerra erano diventati un’armata chiamata “Legione Ceco-Slovacca”. Una volta preparati e addestrati, vennero armati e quindi, dal maggio 2018 chiamati ad affiancare il nostro esercito.

Dal settembre del 1918 furono impiegati in prima linea, nella Zona dell’Alto Garda. Tutti i caduti in combattimento o deceduti negli ospedali furono seppelliti nel cimitero Cecoslovacco di Solbiate Olona.

Nel 1968 furono riesumati tutti (563) e trasferiti nel cimitero Militare Austro-Ungarico di Cittadella e da allora qui riposano assieme agli ex nemici.

Questo cimitero di guerra forse è il più grande cimitero Austro Ungarico presente in Italia, riposano in tutto 21.478 (4*) caduti dei quali sono oltre 10.000 i soldati ignoti. Nel prato erboso, sono 1.286 croci bianche di pietra. Lì riposano le spoglie dei militari caduti.

LAPIDE_INGRESSOIl cimitero è stato riorganizzato nel 1968. Quindi è stato oggetto della ristrutturazione che ha dato l’attuale conformazione nel 1996, lavori ai quali ha attivamente collaborato il Ns Gruppo. Con questi lavori sono state apposte le croci in pietra bianca che lo contraddistinguono. Una lapide ricordo è stata apposta in sito dal Gruppo, dapprima all’entrata, da poco spostata all’interno.

Per visite:

MINISTERO DIFESA

COMMISSARIATO GENERALE ONORANZE CADUTI GUERRA

Via del cimitero AustroUngarico – Cittadella PD tel 0495970594


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Note:

(1*) Dal sito: www.sanitagrandeguerra.it/ troviamo presenti a Cittadella:

  • Ininterrottamente dall’ottobre 1916 al novembre 1918 il 31° reparto Ospedale della C.R.I.;

  • Dal luglio 1916 fino al novembre 1918, l’Ospedale da Campo (100 letti) 20° Reparto della 2^ Compagnia Sanità “Alessandria” integrato dal gennaio al novembre 1918 dagli Ospedali (100 letti) dell’85° Reparto sempre della 2^ Compagnia “Alessandria” e del 64° Reparto della 5^ Compagnia Sanità “Padova”

  • Infine, nel mese di gennaio 2018 la 6^ Compagnia Sanità, 56^ Sezione 56° Reparto carreggiato e 156° e 256° Reparti someggiati.

(2*) Si ricordano 662 salme austriache, 2.638 ungheresi, 787 jugoslave, 1.016 polacche, 437 rumene, 24 russe e 394 slovacche. 1.695 di nazionalità ignota e una fossa comune con  circa 10.000 salme ignote.

logo_legione_ceca( 3*)I primi nuclei di quella che diventerà poi la Legione Cecoslovacca italiana furono costituiti da disertori dell'esercito austroungarico e prigionieri di guerra che si aggregarono all'esercito italiano, con il beneplacito governativo, grazie all'opera propositrice e organizzatrice del Gen. Milan Rastislav Štefánik (ricordato in una lapide in Piazza Cavour a Padova, dove soggiornò), prima a Parigi e poi in Italia dall'inizio del 1916. Il 21 aprile 1918 il Presidente del Consiglio del Regno d'Italia, Vittorio Emanuele Orlando conclude con quest'ultimo una “Convenzione fra il Governo italiano e il Consiglio Nazionale dei paesi Cecoslovacchi”: i soldati della Legione furono riconosciuti di diritto quale corpo militare dello Stato Cecoslovacco e furono inquadrati nell'esercito regio in divisioni comandate da un generale italiano. Era composta da sei reggimenti su due divisioni, la 6^ e la 7^.

La Legione si distinse nell'estate del 1918 nelle battaglie di Fossalta di Piave e di Dosso Alto (Alta Bergamasca).

(4*)  Il numero  di  21.748  salme  risulta dai registri cimiteriali. Altre fonti indicano  circa 17.000  salme,  tale differenza  è originata dall'imprecisa stima  dei sepolti nelle fosse comuni.


N.B.: Per ulteriori informazioni rinviamo alle dispense: “50° Fondazione Gruppo Alpini Cittadella” e “60° di Fondazione del Gruppo Alpini Cittadella” disponibili presso la biblioteca del Gruppo

Infine, tra i numerosi siti che parlano del cimitero austro-ungarico di Cittadella, due sono quelli che segnaliamo per la loro completezza :

- www.vets.cz/wp-content/uploads/2013/10/cimitero-Austroungarico-_Italie_Cittadella_Seznam-pohrbenich.pdf

http://www.vets.cz/wp-content/uploads/2013/10/Cimitero-Austroungarico-_It%C3%A1lie_Cittadella_Seznam-poh%C5%99ben%C3%BDch.pdf 

che elenca tutte le 1286 sepolture e per ciascuna fornisce, per ogni salma: il grado, il nome, il numero della tomba, il reparto, la data della morte, la data e il luogo dell’esumazione e la nazionalità, completando il tutto con la planimetria di riferimento numerata di ciascuna delle tombe;

- https://www.zonerama.com/CimiteroMilitareAustro-ungaricodiCittadella1/Album/826447/

che foto riproduce ciascuna delle sepolture dettagliando anche le rispettive targhette con indicazione delle salme, su ciascuna affisse.

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